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A Casa dell'Architettura di Roma sarà presentato il primo volume della nuova collana editoriale LineaGiArc.
Il GiArch (Coordinamento Nazionale dei Giovani Architetti Italiani) e UTET Scienze Tecniche® hanno avviato una collaborazione per promuovere l'architettura italiana under40, attraverso la serie di monografie della nuova collana editoriale LineaGiArch e attraverso la mostra itinerante denominata Giovane Architettura Italiana.
I progettisti selezionati per il primo e il secondo volume:
ABW, Elena Arcidiacono, Nicola Auciello, aut_Miglietta Associati, Daniele Baiotto, B+D+M, BEMaa, Roberto Bianchi, Thomas Bisiani, Alessio Bolgan/Zanon Associati, Boffa/Delpiano, brh+, Riccardo Butini, Luigi Cafiero, Davide Cammarata, Gianclaudio Caponio, Mauricio Cardenas Laverde, Eros Colzani, Eddy Cretaz, Cumo/Mori/Roversi, dep studio, Designo, Disegno, diverserighe, EXiT, Enza Evangelista, FANstudio, Nicola Feriotti, Fondarius Architecture, Lorenzo Fontana, Erik Giudice, Ghigos Ideas, Marco Grandesso, Graziano/Casolino, Iotti/Pavarani, Liverani/Molteni, Paolo Livi, maat architettura, mag.MA architetture, Manca Studio, Elena Manferdini, MARC, MDU, Medir, Microscape, Montini/Zoli, mtstudio, Neostudio, nEmoGruppo, Nicolini/Ratti, OBR, Andrea Oliva, Openbau, Paratelier, Donatella Pino, Lorenzo Rossi, RWS, Michele Saulle, Spedstudio, Signorotti/Sotte, Studio 74, Studio HYD, Studio M2R, Ternullomelo, Traverso/Vighy, UdA, Unders, Rodolfo Virgili, Denis Zaghi, ZaniratoStudio.
Dall’introduzione al volume 1
(testo di Luca Paschini)
Questo volume documenta la capacità creativa e tecnica e la ricchezza di idee che ancor oggi contraddistinguono i giovani progettisti italiani e al tempo stesso racconta l’impegno profuso da una generazione nell’impresa di rivedere e riconfigurare i termini e le modalità del proprio lavoro.
Il libro è il primo volume di una nuova collana editoriale promossa dal GiArch o Coordinamento Nazionale dei Giovani Architetti Italiani assieme a UTET Scienze Tecniche®. La serie nasce dalla volontà di promuovere l’eccellenza italiana nel settore dell’architettura, e sorge dall’esigenza di svolgere una ricerca sullo stato dell’architettura.[…]
L’ampia diffusione del bando e l’alta partecipazione ottenuta (con oltre 380 progetti acquisiti da tutte le regioni d’Italia), permette di considerare questa raccolta come un campione significativo e rappresentativo della realtà progettuale nazionale e consente di utilizzare questo lavoro per sviluppare un’analisi critica sulla condizione e sugli sviluppi dell’architettura e del territorio nel nostro paese. Nel 1955 quando Carlo Mollino disegnava la Bisiluro Racecar celebrava il mito della velocità, del dinamismo e del movimento: ma oggi quali sono i miti ed i temi su cui stanno lavorando le nuove generazioni? Verso quali direzioni di attenzione si sta evolvendo il lavoro dei giovani professionisti?[…]
Il tema della costruzione è stato preso come leitmotiv di strutturazione della ricerca e della collana editoriale, adottando una posizione di principio che riafferma l’architettura come atto di costruzione […].
L’architettura é costruito. Si può parlare di architettura solo quando sussiste un’operazione di trasformazione di uno spazio fisico che entra in una qualche relazione con le persone e con i loro corpi. […].
Michel Foucault ne L’archeologia del sapere, definisce un archivio come un campo di formazione delle funzioni enunciative e propone l’archivio come luogo di definizione e espressione dei possibili enunciati. Costruire un archivio significa quindi scegliere le forme del discorso, il suo ordine, e definire il campo di possibilità del discorso stesso. L’archivio può essere letto anche nella sua accezione operativa o produttiva come «una pratica che fa sorgere una molteplicità di enunciati come tanti eventi regolari, come tante cose che si offrono al trattamento e alla manipolazione» […].
Questo libro non intende formulare una soluzione o nuovi dogmi alle questioni legate al progetto, ma coscientemente si pone come una navigazione in perpetuo moto tra i paradossi e le contraddizioni che la ricchezza del pensiero umano produce. […]. Espone molte idee, qualche ideale e nessuna ideologia. Illustra molte tracce e percorsi di ricerca, alcuni allo stato nascente, altri già ben consolidati e maturi, i quali costruiscono un corpo di pensieri e saperi ben definito e di alto livello qualitativo. Questa raccolta, questa positività, rappresenta un fatto significativo in un momento di crisi e di profonda trasformazione del mondo dell’architettura in Italia e all’estero: l’alta qualità delle opere realizzate e l’elevato numero dei progetti ricevuti è un chiaro segno di un ritrovato piacere alla progettualità nel nostro paese. Una progettualità che come indica il suo termine non solo guarda in avanti, ma ‘getta in avanti’ il pensiero, verso una meta mai raggiungibile, ma necessaria.