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interview ISSN 2175-6708

abstracts

português
Cherubino Gambardella é arquiteto e professor em Nápoles. Realiza edifícios, espaços urbanos e instigantes desenhos. Escreveu dez livros com sua teoria. Protagonista na produção italiana contemporânea, através do específico napolitano chega à novidade.

italiano
Cherubino Gambardella é nato a Napoli. Progetta e realizza architettura, interni, spazi pubblici, ed anche suggestivi disegni. Ha scritto dieci libri dove espone le sue teorie. Propone un approccio visionario a partire dalla specificitá della sua cittá.

how to quote

HESPANHA, Sérgio; CALABRESE, Federico. Cherubino Gambardella. Architettura Italiana contemporanea: tra disegno e progetto. Entrevista, São Paulo, dates.year 15, n. 057.03, Vitruvius, dates.feb 2014 <https://vitruvius.com.br/revistas/read/entrevista/15.057/5050/it>.


SH / FC: Cosa ti ha spinto a studiare per diventare architetto?

CG: Siamo tre fratelli uno è ingegnere, uno avvocato, io sono diventato architetto perchè ero l’unico ad avere la passione per il disegno che mi ha trasmesso mia madre e per la storia dell’architettura ripresa a mio padre che sin da piccolo mi portava con lui nei suoi viaggi di studio. Poi ero molto affascinato dalla biblioteca di famiglia perchè i miei genitori sono professori universitari- oggi in pensione- rispettivamente di tecnologie e di storia dell’architetttura.

Cherubino Gambardella. Casa di Piera, Capri

Cherubino Gambardella. Casa di Piera, Capri

Cherubino Gambardella. Casa di Piera, Capri

Cherubino Gambardella. Kunsthall, Nápoles

Cherubino Gambardella. Kunsthall, Nápoles

SH / FC: Cosa marcheresti della tua formazione di architetto?

CG: L’abitudine a stabilire sempre una coincidenza tra teoria e progetto in modo che l’uno si specchi nell’altra  facendo in modo da poter comunicare i due aspetti con chiarezza.

SH / FC: Quali furono i tuoi maestri e perché? Il tuo lavoro, in che he modo e misura é stato influenzato da questi maestri?

CG: La biblioteca e i viaggi familiari innanzitutto  e poi, volendo fare il progettista, visto che i miei genitori erano studiosi di architettura ma non particolarmente operativi, ho cercato di rubare qua e là qualche cosa che mi interessava ai professori che quando ero studente insegnavano a Napoli. L’ornamento a Riccardo Dalisi, il dominio della materia a Ezio Bruno de Felice, la potenza a Nicola Pagliara, la misura a Marcello Angrisani, l’ideazione dello spazio al mio relatore di laurea Michele Capobianco. Poi, dopo la  laurea, durante il PHD svolto a Roma l’importanza della dimensione sociale dell’architettura da Carlo Melograni, la forza scenografica da Costantino Dardi, nei soggiorni di studio e conferenze negli Stati Uniti ho provato a mutuare la conformazione araldica dello spazio da John Hejduk. La nettezza di alcune convinzioni che sono state un vero e proprio faro nella mia attività di ricerca architettonica quali la necessità di stabilire un rapporto tra poche idee guida e la loro collisione con l’autobiografica la devo a Franco Purini di cui sono stato assistente e a cui ho molto provato a rubare il mestiere.

Rispetto alla influenza di questi maestri nel mio lavoro... Mai come guida o rassicurazione per scelte esperessive, sempre cercando di capire come ragionavano o sragionavano e provando a prendere temi e modi che avrei potuto trasformare in mie modalità compositive.

Cherubino Gambardella. Ipostilo delle Polveri, Montesarchio

Cherubino Gambardella. Ipostilo delle Polveri, Montesarchio

SH / FC: In quali aspetti Napoli ha contribuito per la tua specifica e personale comprensione dell’architettura?

CG: Napoli è la regina della commistione, è una città dove si sono susseguite molte tracce e proprio questa sua condizione di mescolanza mi ha abituato a lavorare senza mai cercare una purezza impossibile ma amando l’imperfezione fino a provare a trasformarla in bellezza anarchica ed elegante.

Sobreposições isoladas
Cherubino Gambardella

Anteparo
Cherubino Gambardella

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057.03 entrevista
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